Mercoledì sono stato al “Vivaldi", un'associazione che oltre a mille altre cose si occupa anche del servizio mensa per i bambini svantaggiati
provenienti sopratutto dal quartiere delle ferrovie, uno dei quartieri poveri di Scutari. Il compito mio e
di Federica era quello di aiutare nella preparazione dei locali e nella
distribuzione del cibo. E’ stato molto emozionante vedere questi trenta bambini
fiondarsi all’interno della mensa e urlare contemporaneamente il nostro nome
reclamando tutti un qualcosa di diverso che non riuscivamo a capire. A fine
pranzo avevo imparato un sacco di parole nuove, e soprattutto avevo capito che
sono io quello che ha da imparare da loro piuttosto che viceversa. Sapere che i
bambini vanno a turno a scuola perché non ci sono abbastanza classi, vedere le
loro condizioni di vita e sapere che per
molte famiglie il servizio mensa gratuito per i loro figli a cui anche io
collaboro è una cosa di vitale importanza sono cose che ti fanno riflettere.
Fino a quando quello che faccio darà beneficio anche solo ad un bambino e le
mie azioni avranno aiutato anche solo una persona a migliorare la propria vita,
tutte le mie energie non saranno state spese invano. Se state per chiedermelo sappiate che la risposta è si, è quello che da sempre avrei voluto fare
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